Scopriamo il SuperBonus 2020

La dicitura “Superbonus” è in riferimento al miglioramento delle detrazioni fiscali presenti per l’ammodernamento energetico “Ecobonus” e per l’acquisto e montaggio di impianti fotovoltaici con l’uso del “Bonus Edilizia”.

Questo miglioramento è stato possibile grazie l’aumento alla quota de 110% della capacità di detrazione già presenti, in caso di situazioni particolari ed esclusivamente per le spese effettuate a dalla data 1° luglio 2020 sino al 31 dicembre 2021 (esclusivamente per enti pubblici sino al 30 giugno 2022).

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Superbonus 2020: Beneficiari

Vediamo chi può beneficiare dei Bonus potenziati al 110%:

-I condomìni, per i operazioni effettuate nei luoghi condominiali comuni della struttura finalizzata al risparmo energetico e per evitare il rischio sismico.

-Le persone fisiche che non eseguono nessuna forma d’impresa in relazione ad opere sulle sole unità immobiliari

-Gli Istituti autonomi case popolari (IACP) oppure enti affini, nonché società aventi gli stessi obiettivi sociali, per azioni effettuate su case, di loro proprietà ovvero gestiti da terzi per conto dei comuni, usati per edilizia di tipo residenziale e pubblica.

-Cooperative di abitazione per azioni effettuate su immobili dei stessi proprietari e assegnati in uso ai propri soci.

-Terzo settore, enti non lucrativi di finalità sociale, odv, associazioni di sviluppo sociale.

-Gruppi e associazioni sportive dilettantistiche, in modo esclusivo ad opere destinate solo per immobili o parti di questi utilizzati come spogliatoi.

Non sono considerati i beni immobili in possesso di aziende, che possono già utilizzare le detrazioni di tipo classico, eccezzion fatta di strutture di possesso d’aziende in complessi condominiali e quindi sugli spazi comuni di questi. L’Agenzia delle Entrate ha infatti permesso di detrarre con Ecobonus e Sismabonus le spese sulle seguenti tipologie immobiliari:

• gli immobili “beni prodotti” delle aziende edili e per le ristrutturazioni
• gli immobili in affito di terze persone medianti di società immobiliari.

Il SuperBonus del 110% è applicabile alle:

• Spazi comuni di una struttura
• Edifici singoli di proprietà da persone giuridiche e fisiche
• Immobili unifamiliari o case singole presenti dentro immobili plurifamiliari che siano indipendenti ed abbiano una o più vie d’accesso

Superbonus 2020: Interventi consentiti

Si può utilizzare la detrazione fiscale al 110% per opere di riqualificazione energetica e sismica delle strutture, intraprese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021

Superbonus 2020: Azioni di efficienza energetica

Sono promossi momenti di isolamento termico e/o di sostituzione dell’impianto di riscaldamento con un sistema a pompa di calore o ad alto risparmio.

Superbonus 2020: Scadenze

Le scadenze per l’uso dei Superbonus per le opere realizzate è a partire dal 1° luglio 2020 sino al 31 dicembre 2021, a prescindere dalla data di creazione del contratto e dell’inizio dei lavori suddetti.

Solo per gli Istituti autonomi case popolari (IACP) o enti affini, sono detraibili le spese intraprese anche dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022 ai fini del Superbonus 2020.

Superbonus 2020: Requisti d’accesso

Per accedere alla detrazione gli interventi di risparmio energetico agevolati al 110% devono:

• Rientrare nelle caratteristiche minime sull’efficienza energetica degli edifici;
• Garantire, nell’intera opera, anche parallelamente agli interventi di installazione di impianti fotovoltaici, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche, o l’aggiornamento della classe energetica più alta possibile, certificabile con il documento di prestazione energetica (A.P.E) sia prima che dopo i lavori, rilasciato da un professionista qualificato;
• Rispettare le norme ambientali relativamente all’uso di materiali isolanti.

Superbonus 2020: Come ottenerlo

Colui che richiede il bonus paga in modo diretto il fornitore e conserva la detrazione fiscale al 110% delle spese sostenute, da utilizzare nei 5 anni successivi.

Il beneficiario paga il fornitore direttamente. La sua detrazione fiscale del 110% della spesa sostenuta viene mutata in credito d’imposta da girare a una terza società, come banche e enti finanziari.

Il beneficiario ottiene dal fornitore uno sconto in fattura, in cambio della rinuncia alla detrazione, che di conseguenza, lo stesso fornitore potrà trasformarla in credito d’imposta

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